Le squadre di soccorso amano i droni: ecco perché

di Giorgio Lodato 0 visite

Secondo la Scotland's Search and Rescue Aerial Association, i droni sono diventati sempre più una parte essenziale del kit di strumenti delle squadre di soccorso alpino.

Ci sono 19 piloti e 21 droni in nove squadre del Soccorso alpino scozzese (SMR). Quattro anni fa non ce n'erano.

La SARAA Scotland, che possiede otto droni propri, si occupa dell'addestramento dei piloti.

Il presidente Tom Nash ha detto che in pochi anni la tecnologia dei droni si è sviluppata, passando dall'uso solo diurno a telecamere con zoom, immagini termiche e fari per le missioni notturne.

Le macchine più recenti sono anche in grado di operare con vento e pioggia.

Il signor Nash ha detto che: "Ora hanno anche un altoparlante che ci permette di comunicare con le persone che vengono soccorse".

Ha aggiunto che un ruolo importante dei droni è quello di controllare il terreno, come ad esempio le scogliere, per aiutare le squadre a individuare i punti in cui è sicuro calarsi con le corde per raggiungere le vittime.

Tim Hamlett, leader dell'Assynt MRT nelle Highlands nord-occidentali, ha descritto i droni come una novità in termini di ricerca di persone scomparse.

Il mese scorso, Assynt ha utilizzato un drone dotato di immagini termiche durante la ricerca di una persona scomparsa vulnerabile.

Anche squadre non-SMR, come il Lochaber Mountain Rescue Team, hanno utilizzato i droni nel loro lavoro.