Guida ai Droni per Iniziare [senza patentino]

di Giorgio Lodato 0 visite

I velivoli a pilotaggio remoto, meglio conosciuti come droni, sono diventati un hobby di grande successo, riscuotendo le simpatie di praticanti di ogni età, che desiderano registrare filmati e scattare foto dall'alto. In particolare, io mi sono avvicinato al mondo dei droni un paio di anni fa e da allora sono entrato in possesso di quattro diversi dispositivi, partendo da un modello molto economico fino ad acquistare un prodotto di fascia medio-alta.

In questa guida, voglio darti tutte le informazioni utili sui droni per iniziare la tua avvenuta in questo affascinante settore. Desidero anche metterti al corrente sulle normative che disciplinano il volo e offrirti dei consigli circa le caratteristiche tecniche principali che il piccolo velivolo deve presentare.

NB: questa guida non contiene alcun link ai prodotti… infatti non voglio venderti nulla. Solo utili consigli per te che vuoi iniziare un’avventura nuova nel mondo dei droni.

Gli utilizzi del drone

Cosa fare con i droni? Parlando di un utilizzo privato, il drone può essere usato per ragioni puramente ludiche, quindi per sorvolare determinate aree e ammirarne i paesaggi, magari realizzando riprese panoramiche o scattando foto suggestive, oppure per un piacevole intrattenimento con i bambini.

Il dispositivo di volo può rivestire anche un ruolo professionale: molti fotografi e registi li impiegano per effettuare foto e riprese video dall'alto da destinare al cinema, alla televisione e alle mostre.

La semplicità di utilizzo, l'abbassamento dei costi e il miglioramento della qualità degli scatti e dei filmati li ha inseriti sempre di più nel contesto degli eventi, dalle feste ai matrimoni, fino alle rassegne sportive.

Altro importante impiego dei droni può riguardare la sicurezza: all'interno di terreni molto grandi, un dispositivo di volo può rivelarsi prezioso per intercettare eventuali intrusioni nella proprietà.

Cosa significano i termini APR e SARP?

Leggendo qui e là ti capiterà di imbatterti in termini strani quali APR e SAPR.

APR è l'acronimo di "Aeromobile a Pilotaggio Remoto", con cui si indica un dispositivo di volo sprovvisto di personale al suo interno, il quale si pilota mediante un telecomando a distanza.

SAPR, invece, indica "Sistema Aeromobile a Pilotaggio Remoto", ossia un'apparecchiatura più complessa non formata esclusivamente dal drone ma da una serie di elementi aggiuntivi, come la radio, il telecomando e la base di atterraggio.

Dal 15 dicembre 2020, l'ENAC (Ente nazionale per l'aviazione civile) ha inserito tra i dispositivi SAPR i comuni droni sotto i 250 grammi impiegati per le attività ricreative, eliminando la distinzione tra SAPR e Aeromodelli che vigeva in precedenza.

Cosa sono le operazioni specializzate con droni?

Le operazioni specializzate con droni sono delle attività professionali che vengono effettuate tramite l'utilizzo di dispositivi di tipo SAPR e sotto l'autorizzazione dell'ENAC. Per svolgerle, è necessario essere un operatore di droni abilitato e possedere il permesso di volo. Trattandosi di attività professionali, tali operazioni possono essere effettuate anche a titolo oneroso.

Tra le operazioni specializzate con droni più comuni vi sono: le riprese a scopo televisivo e cinematografico; la sorveglianza del territorio; il monitoraggio ambientale; le ispezioni; le operazioni di addestramento.

Quanto in alto può volare un drone?

L'altezza che un drone può raggiungere è influenzata da diversi fattori, come la potenza del motore, la capacità della batteria e l'intensità del segnale trasmesso dal telecomando. Esistono sul mercato, riservato ai modelli professionali, dei droni in grado di superare i cinque chilometri di altezza. Limitandoci ai modelli comuni, le prestazioni scendono in modo drastico ma il problema è un altro: la legge.

Un drone registrato presso l'ENAC non può superare il limite dei 150 metri di altezza dal suolo e la distanza di 500 metri dal pilota, fermo restando l'obbligo di non far volare il drone oltre il campo visivo permesso dal luogo.

Nelle aree CTR, ovvero le zone sottoposte al controllo del traffico aereo, i limiti oltre i quali non può volare un drone, si abbassano ai 70 metri di altezza e ai 200 metri di distanza dal pilota, mentre è sempre vietato volare nelle ATZ, le zone di traffico di aeroporto.

Per quanto concerne i droni che non richiedono la registrazione all'ENAC né il patentino, un drone non può superare il limite imposto di 70 metri di altezza e di 200 metri di distanza dal conducente.

Quando serve il patentino per drone

Il patentino per drone, indipendentemente dal fatto che venga usato per divertimento o per ragioni professionali, è obbligatorio per i dispositivi che hanno un peso minimo di 250 grammi.

Per prendere il patentino è richiesto il superamento di un esame da svolgere online sul sito dell'ENAC oppure frequentare un corso di piloti per droni presso una compagnia autorizzata.

L'esame è strutturato su quaranta domande a risposta multipla, i cui argomenti principali riguardano la sicurezza e le distanze da osservare. Il test ha una durata di 60 minuti e per superarlo è necessario ottenere un punteggio minimo di 60 punti: le risposte esatte valgono un punto, le risposte errate comportano la penalizzazione di un punto e le domande senza risposta valgono 0 punti.

Il costo da sostenere per partecipare all'esame è di 31 euro, con cui si ha diritto ad affrontare l'esame per quattro volte in totale in caso di mancato superamento.

Come pilotare un drone

I consigli che sto per darti sono rivolti a utenti alle prime esperienze che si mettono alla prova con un drone di piccole dimensioni e dal peso inferiore ai 250 grammi.

Per le prime prove, assicurati di trovarti in uno spazio ampio e in cui sia ridotta ai minimi termini la possibilità di provocare danni a cose, a persone e ad animali, nel quale preferibilmente non siano presenti torri dell'elettricità e delle linee telefoniche, che potrebbero sia aumentare le difficoltà, sia interferire con il drone.

Evita il più possibile le scarse condizioni climatiche, specie il vento, che rende il controllo del velivolo decisamente più complicato e aumenta il rischio di causare danni.

Prima del decollo

Controlla sempre lo stato della batteria, le condizioni fisiche relative al corpo e alle eliche, il collegamento tra il drone e il telecomando o lo smartphone, la presenza di una scheda di memoria per registrare video e scattare foto. Se ci sono persone nei paraggi, avvertile che stai per fare decollare il dispositivo.

I comandi

Un telecomando standard è composto da due leve e da un numero variabile di controlli. La leva di sinistra ha il compito di controllare l'altezza: spostandola in avanti il drone si alzerà e spostandola indietro il drone perderà quota. Le leva di sinistra, invece, è adibita alla direzionalità: potrai, di conseguenza, spostarla a destra, a sinistra, in avanti e indietro per orientare il dispositivo. Sono poi presenti un minimo di due pulsanti: uno con il quale accedere alle impostazioni; uno con cui controllare la fotocamera.

Il decollo

Il decollo, insieme all'atterraggio, è la fase più complessa e che mette più a dura prova il pilota durante le prime esperienze. Per decollare, accendi il drone, verifica le impostazioni, accertati che il GPS abbia agganciato i satelliti e sali di quota a circa un metro di altezza. Verificato che le ventole funzionino correttamente e che tutto sia in ordine, continua a spingere la leva fino a che raggiungi i due metri di altezza.

L'atterraggio

Per prendere confidenza con il mezzo, prova ad atterrare dopo aver raggiunto i due metri di altezza e aver mantenuto il drone sospeso in aria per alcune decine di secondi, successivamente atterra spostando in basso la leva di sinistra. Compi queste operazioni fino a che non ti senti pronto per affrontare manovre più complesse.

I movimenti

Dopo aver nuovamente raggiunto i due metri di altezza inizia a muovere la leva di destra in tutte e quattro le direzioni, facendo piccoli spostamenti e tornando presso il luogo del decollo. Presa dimestichezza con la manovra, sali di quota e muovi entrambe le leve contemporaneamente, così da spostarti sia in altezza sia in direzionalità. Puoi provare a disegnare delle semplici figure geometriche, come il quadrato, il cerchio o il più complesso "8".

L'importanza del posizionamento

Per muoverti senza sbagliare direzione devi sempre tenere in considerazione il posizionamento del drone: questa operazione puoi eseguirla anche in volo, facendo attenzione alle luci a LED installate sotto i bracci. Tra modello e modello possono esserci delle variazioni circa i colori, per cui controlla il manuale di istruzioni del tuo drone.

Per svolgere alcuni degli esercizi sopracitati potrebbe essere necessario disabilitare determinati controlli, come ad esempio l'atterraggio automatico.

Come scegliere un drone

Essendo presenti vari tipi di droni, che si rivolgono ovviamente a specifiche esigenze di utilizzo, per trovare il prodotto più consono alle tue necessità è doveroso valutare una serie di aspetti, primo tra tutti il budget.

Dal punto di vista tecnico, per un principiante è bene iniziare con un modello di dimensioni contenute e preferibilmente un mini drone, il quale offre una maggiore facilità di controllo ed è anche acquistabile a prezzi abbastanza contenuti.

Ricorda che per pilotare un drone dal peso superiore ai 250 grammi è obbligatorio possedere il patentino.

L'autonomia è sicuramente uno dei criteri da considerare maggiormente: le durate dei modelli non professionali vanno dai 10 ai 30 minuti e, naturalmente, incidono in modo determinante sulla tua uscita, quindi orientati su un velivolo che possa garantirti la durata che cerchi oppure scegli un prodotto provvisto di batterie di riserva.

Un altro elemento determinante è la telecamera. Ti suggerisco di non scendere sotto la risoluzione di 1080p e, soprattutto, di accertarti circa l'efficienza dello stabilizzatore: delle riprese in alta definizione ma molto mosse sarebbero poco apprezzabili.

Nei prodotti di ultima generazione non possono mancare il collegamento allo smartphone e i controlli automatici. La connettività che ritengo migliore è il WiFi a 5 GHz, in quanto ti assicura un'ottima trasmissione delle immagini in tempo reale e una buona manovrabilità del velivolo. I controlli automatici sono indispensabili: in caso di batteria scarica o di perdita del segnale con il telecomando o lo smartphone, il drone tornerà autonomamente presso la base di partenza, scongiurando l'ipotesi di smarrirlo.

Grande importanza riveste il GPS, con cui è possibile impostare percorsi e addirittura compiere delle spettacolari manovre senza il tuo intervento.

Quanto costa un drone con telecamera?

Il prezzo di un drone di fascia bassa, dotato di telecamera in alta definizione, è al massimo pari a 100 euro. Salendo a circa 200 euro, si può acquistare un drone robusto, ben stabilizzato e munito di una telecamera con risoluzione minima 1080p.

Quale drone scegliere sotto i 200 euro?

Il miglior drone sotto i 200 euro è certamente lo SNAPTAIN SP500 2K.

Il drone SNAPTAIN SP500 2K è dotato di una telecamera dalla risoluzione di 2K, si collega allo smartphone mediante il WiFi a 5 GHz, integra il modulo GPS, con cui poter compiere percorsi prestabiliti ed acrobazie speciali, ed è provvisto di varie modalità semplificate pensate per i principianti.

Molto utile l'opzione di ritorno automatico, che entra in funzione in caso di batteria scarica o di perdita del segnale. La confezione include due batterie, che permettono di volare per un totale di 30 minuti circa.

Quale drone scegliere per la fotografia?

Per scattare foto di alta qualità e per effettuare ottime riprese video, è d'obbligo salire di budget.

Un drone per fotografia dall'ottimo rapporto qualità/prezzo è il Parrot Anafi che, rispetto ai modelli della propria categoria, dispone della funzione HDR per massimizzare il contrasto e la luminosità delle immagini.

Il dispositivo si basa su una fotocamera da 21 megapixel, registra video in Ultra HD 4K ed è inclinabile di 180 gradi: ciò ti permette di registrare ed effettuare scatti anche in direzione del cielo.

Quanto costa l'assicurazione per un drone?

Il costo dell’assicurazione, che copre i danni cagionati a cose e a persone, per un drone sotto i 250 grammi è pari a 30 euro/anno circa.

La polizza assicurativa per il drone è diventata obbligatoria dal 15 dicembre 2020, a prescindere che si tratti di modelli che richiedano o meno la patente, in quanto tutti i prodotti in grado di effettuare il volo automatico sono ormai classificati come SAPR.

Drone e privacy: posso abbattere un drone sulla mia proprietà?

Se ti è capitato di vedere un drone sorvolare la tua proprietà e se ti sei domandato se fosse legale abbatterlo, devi sapere che la risposta è negativa.

Il garante della privacy e l'ENAC hanno fatto chiarezza sugli usi che il possessore di un drone ha il diritto di fare. È concesso sorvolare con il drone, anche se provvisto di videocamera, tutti i luoghi pubblici, come spiagge, parchi e strade, ma sono assolutamente vietati il passaggio da luoghi privati e l'interferenza sulla privacy delle persone.

Per quanto concerne le riprese e l'eventuale condivisione delle stesse sui social network, è sempre vietata la pubblicazione, a meno di non disporre dell'autorizzazione da parte dei soggetti coinvolti.

Quindi, come ci dobbiamo comportare se un drone sorvola la nostra proprietà? E’ assolutamente vietato l'abbattimento di un drone seppur voli sulla tua proprietà.

Alcuni droni, infatti, sono autorizzati a transitare sulla tua proprietà, come ad esempio i mezzi militari e tutti quelli autorizzati dagli enti preposti.

Per difenderti dall'eventuale violazione della privacy, avverti tempestivamente le forze dell'ordine e registra un video in cui riprendi il drone mentre transita sul tuo terreno: la Costituzione stabilisce all'articolo 14 che il domicilio è inviolabile, per cui hai pienamente diritto di difenderti.

Sullo stesso argomento si è pronunciato anche l'ENAC, che in uno dei punti del regolamento UE 1139 ha imposto che il drone non debba essere utilizzato per violare la riservatezza delle persone e deve in ogni modo evitare di mettere in pericolo la loro sicurezza.

Conclusione

Imparare a pilotare un drone è un'esperienza divertente e istruttiva, che richiede un tempo abbastanza breve di apprendimento, soprattutto per quanto concerne i prodotti destinati all'intrattenimento.

Inizia con un drone di piccole dimensioni, impara a controllarlo passo dopo passo, evita le giornate ventose, sottoscrivi una polizza ed effettua scatti e riprese panoramiche.

Con l'aumentare della confidenza con il mezzo, potrai passare a pilotare velivoli di dimensioni maggiori e persino adibiti all'utilizzo professionale. Stai attento a non violare la privacy altrui e goditi in tutto e per tutto il tuo drone, coinvolgendo anche i tuoi cari e i tuoi amici.